Il parent training rappresenta una risorsa fondamentale nel processo di riabilitazione di un bambino con difficoltà. L’importanza di questa tecnica di sostegno è data dal fatto che non si rivolge al bambino, ma ai suoi familiari. Permette quindi di integrare l’iter terapeutico per ottenere un’azione globale. Vediamo di approfondire le sue dinamiche di svolgimento e individuare quando è opportuno utilizzarlo.
Il ruolo dei genitori è essenziale nel percorso educativo del proprio figlio. Purtroppo spesso capita di ritrovarsi in situazioni difficili da affrontare. Avere un figlio con problematiche come l’autismo o i disturbi della condotta può mettere a dura prova la loro pazienza e influire negativamente sull’emotività.
Ecco perché il parent training diventa un’ancora di salvezza per aiutarli a svolgere il loro compito di educatori nel migliore dei modi e non lasciarsi vincere dallo sconforto.
È una metodica che ha la duplice funzione di formare e sostenere la famiglia del bambino, per migliorare la relazione con il loro figlio e accettare la sua patologia.
L’intervento di parent training è mirato a favorire l’autonomia del bambino nelle azioni quotidiane, vivendo serenamente nell’ambiente domestico.
Gli obiettivi di questo percorso sono:
Il parent training deve essere condotto da un professionista del settore, per svolgere un’azione concreta all’interno del nucleo familiare e favorire un rapporto genitore-figlio sano e produttivo.
Inoltre con l’aiuto dei suoi familiari, il bambino può imparare ad autoregolarsi, riducendo le situazioni di disagio della vita quotidiana.
I corsi di formazione sul parent training sono rivolti a tutti quei genitori che hanno delle difficoltà a gestire i rapporti con il proprio figlio.
Da alcuni anni si è cercato di sfruttare i suoi benefici all’interno di dinamiche più complesse, rivolgendosi ai familiari dei bambini con disordini specifici, come i disturbi dello spettro autistico, i DSA e i disturbi della condotta.
Il parent training nei casi di autismo permette di coinvolgere attivamente i genitori nell’iter riabilitativo del bambino. Il loro compito diventa quello di seguire il piccolo nella vita di tutti i giorni e aiutarlo a mettere in pratica le abilità acquisite.
Nei casi di DSA serve per facilitare la comprensione dei genitori in merito alle difficoltà scolastiche del figlio. Solo con un’opportuna consapevolezza del problema, saranno capaci di aiutarlo a fare i compiti e migliorare l’apprendimento.
Nei casi di ADHD fornisce ai familiari le giuste informazioni e le strategie per correggere il figlio nei comportamenti disfunzionali e avviarlo verso quelli corretti.
Nel disturbo oppositivo provocatorio sostiene i genitori nel difficile rapporto con il figlio e li aiuta a mantenere l’autocontrollo, evitando comportamenti sbagliati che peggiorano l’autostima del bimbo e lo rendono diffidente.
Attraverso il parent training si ottiene un equilibrio familiare indispensabile per il benessere del bambino in difficoltà e per la sua riabilitazione.
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