L’autostima è l’elemento fondamentale della gioia di vivere, permette di accettarsi, di voler bene a se stessi e agli altri. È un concetto dinamico e vasto, che evolve e subisce variazioni nel tempo. Va coltivata, curata e alimentata nel corso della vita.

L’autostima è accettarsi nella propria totalità, credere in se stessi e nei propri valori, nel proprio aspetto fisico, nelle proprie competenze, nei propri risultati personali, nella propria ricchezza affettiva. È legata al sentirsi degni di amore, capaci e competenti.

Come possiamo alimentare l’autostima?

Molti sono gli elementi che possono aiutare lo sviluppo e il mantenimento nel tempo dell’autostima. Vediamo quali sono.

Conoscenza di sé

  • Comprensione di chi sono “io” e qual è il mio posto nel contesto sociale che mi circonda;
  • la comprensione delle differenze e delle somiglianze, in che modo sono diverso dagli altri per quanto riguarda aspetto fisico e carattere, e in cosa invece sono simile;
  • comprensione del fatto che le persone possano agire in modo diverso a seconda del contesto in cui si trovano.

Il sé e gli altri

  • Conoscenza di come funzionano le relazioni imparando a collaborare l’uno con l’altro;
  • capacità di vedere le cose dal punto di vista altrui e di come gli altri possano vedere noi stessi;
  • comprensione delle proprie emozioni e consapevolezza del proprio modo di esprimerle;
  • riconoscimento delle emozioni altrui distinte dalle proprie.

Accettazione di sé

  • Essere consapevoli dei propri punti di forza e debolezza;
  • accettare il fatto che fare errori è una cosa naturale;
  • sentirsi adeguati rispetto alla propria immagine corporea;

Autonomia

  • Sapere come prendersi cura di sé;
  • essere capaci di monitorare e di adattare azioni, sentimenti e pensieri attraverso valutazioni realistiche dei propri progressi;
  • credere di avere pieno controllo della propria vita e di poter affrontare le sfide nel momento in cui si presenteranno.

Fiducia in se stessi

  • Consapevolezza che i propri pensieri, opinioni e azioni hanno valore e che ognuno ha il diritto di esprimerli;
  • ciascuno ha il diritto di essere se stesso e ognuno ha il proprio valore;
  • sviluppare un approccio creativo alla soluzione dei problemi e avere fiducia nelle proprie abilità.

Come si sviluppa l’Autostima?

Un bambino quando viene al mondo non ha né un passato né esperienze da cui trarre indicazioni per gestire se stesso, nessuna scala con la quale giudicare le sue capacità. Si baserà prevalentemente su criteri esterni per confermare la propria competenza. Saranno genitori, nonni ed insegnanti a dimostrargli amore e approvazione.

Gioca un ruolo importante il modo in cui il bambino interpreta i messaggi verbali e non verbali (espressione facciale, linguaggio del corpo) degli altri. È per questo che la comunicazione degli adulti con i bambini deve essere chiara, non ambigua, non giudicante e incondizionata.

È bene mostrare che si rispettano le loro opinioni e si dà valore alle loro azioni, incoraggiandoli e riconoscendo i loro successi, facendo in modo che essi scelgano obiettivi adatti alle loro competenze e capacità.

Se le esperienze precoci di un fanciullo sono state prevalentemente positive egli sarà in grado di interiorizzare sentimenti di valore personale e basarsi sempre meno sulle opinioni degli altri per ricercare approvazione e conferma di sé.

Un bambino che crede in se stesso e ha sviluppato un certo grado di autonomia sarà più preparato nell’affrontare e superare le inevitabili difficoltà della vita. Al contrario chi resta dipendente da fonti esterne per il mantenimento della propria autostima troverà difficoltà molto più ardue da superare e continuerà sempre a basarsi sui comportamenti e sulle reazioni degli altri per definire se stesso.

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Quali sono i segnali di bassa Autostima nel bambino?

  • Postura rigida (spalle piegate in avanti o in tensione);
  • evitamento del contatto visivo;
  • si tocca spesso i vestiti, morde le maniche o i polsini;
  • si mangia le unghie o si morde le labbra;
  • sta vicino agli adulti durante la ricreazione;
  • osserva da fuori i giochi di gruppo;
  • è pauroso;
  • si lamenta di sintomi fisici (mal di stomaco, mal di testa);
  • non completa il lavoro che gli viene assegnato o lo fa troppo in fretta;
  • è frequentemente vittima di bullismo o prese in giro;
  • manca spesso da scuola;
  • ha difficoltà di concentrazione;
  • viene facilmente influenzato dai compagni;
  • può essere aggressivo a parole o ritirato e può alternare in maniera imprevedibile questi due comportamenti.

 Comportamenti degli adulti che possono rinforzare l’Autostima:

  • Dedicare maggior tempo al bambino;
  • incoraggiarlo;
  • essere flessibili;
  • assegnargli delle responsabilità;
  • risolvere insieme i problemi;
  • entrare in empatia;
  • festeggiare i buoni risultati;
  • avere fiducia;
  • avere delle aspettative realistiche.

L’autostima nasce dal contatto con gli altri: genitori, famiglia, amici e insegnanti, che a loro modo influiscono sulla percezione che l’individuo ha di se stesso. Tutti possiamo fare molto e come genitori siamo responsabili delle parole che diciamo, oggi.