Si parla di deglutizione atipica in presenza di un’alterazione nell’atto di deglutire che si manifesta già in età infantile. Richiede interventi tempestivi per non avere gravi ripercussioni in età adulta. L’insieme delle sue cause deve essere valutato attentamente in fase diagnostica, per operare un trattamento terapeutico individualizzato e che coinvolge più figure professionali.

Scopriamo le sue cause, le possibili conseguenze e che terapia può essere messa in atto.

In cosa consiste la deglutizione atipica

Il meccanismo della deglutizione cambia dall’età infantile fino all’età adulta in rapporto a diversi fattori (raggiungimento della stazione eretta del capo, eruzione dei denti, assunzione di cibi di diverse consistenze) e si assiste ad un’evoluzione della sua funzionalità. Inizialmente c’è una forma basilare che caratterizza la fase fetale e neonatale, poi subentra uno stadio misto per arrivare alla deglutizione adulta a circa 7 anni.

Se durante questa evoluzione subentrano dei meccanismi che alterano tale funzionalità, si può verificare una deglutizione  atipica o deviata.

Nella deglutizione atipica i tempi di transito del cibo sono allungati, le contrazioni muscolari avvengono in maniera impropria e la lingua compie un movimento scorretto durante l’atto deglutitorio.

Queste alterazioni possono comportare delle conseguenze nella respirazione, nella masticazione, nel linguaggio e nella postura.

Come riconoscere la deglutizione atipica nei bambini

La deglutizione atipica infantile si può riconoscere sia quando il bambino mastica, deglutisce e parla sia in condizioni di riposo:

  • La masticazione è lenta (per una contrazione muscolare eccessiva) o veloce (tende ad ingoiare troppo presto il cibo)
  • Durante la deglutizione la lingua spinge contro o tra i denti
  • Nella produzione di alcuni suoni del linguaggio (ad esempio la “s” di “sole”) la lingua spinge contro i denti o è interposta
  • A riposo il bambino tende a mantenere la lingua bassa o addirittura fuori dalla bocca

La diagnosi della deglutizione atipica

È opportuno diagnosticare tempestivamente una problematica relativa alla deglutizione nel bambino, per intervenire subito ed evitare delle conseguenze che si possono manifestare in età adulta.

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La prima fase diagnostica prevede un’anamnesi, che consiste in un’intervista rivolta ai genitori, e un’osservazione del bambino sia in condizioni di riposo sia durante la deglutizione.

Si cerca di avere un quadro della situazione globale, con domande attinenti ai diversi campi della vita del bambino:

  • Suzione. Si cerca di capire come sia avvenuto l’allattamento e se la suzione ha risentito di alcune difficoltà o sia stata condizionata da abitudini sbagliate.
  • Abitudini. Le cattive abitudini possono generare una deglutizione errata e vanno intercettate già durante l’infanzia, una di queste è quella di succhiarsi il pollice.
  • Alimentazione. Sapere se il bambino mangia con facilità e interesse tutte le consistenze e quanto impiega per completare un pasto
  • Masticazione. Durante l’atto di masticare si notano chiaramente se ci sono delle anomalie nei movimenti della lingua e a livello muscolare.
  • Respirazione. Indagare sull’attività respiratoria del bambino aiuta a capire se all’origine della deglutizione atipica possano esserci delle patologie correlate.
  • Disturbi fisiologici. Possibili correlazioni con la deglutizione atipica si ricercano anche nella presenza di cefalee, vertigini, insonnie e altre patologie.

Si possono richiedere, inoltre, l’esame morfologico della bocca, sia in condizioni di riposo sia durante la masticazione e la respirazione e degli esami radiologici.

Le cause della deglutizione atipica

L’insieme delle cause che determinano la deglutizione atipica è abbastanza variegato e comprende tre diversi aspetti della vita del bambino: lo stile di vita, le sue abitudini nella primissima infanzia, la formazione delle cosiddette abitudini “viziate”, e la presenza di patologie o malfunzionamenti orali.

Abitudini alimentari infantili. Alcune particolari abitudini legate all’alimentazione possono influire sulla manifestazione della deglutizione atipica infantile, come l’allattamento artificiale protratto nel tempo, uno svezzamento ritardato e una dieta alimentare povera di cibi solidi (iperprotezione buccale).

Abitudini viziate. A questo gruppo di cause appartengono tutte quelle cattive abitudini che il bambino assume da piccolo, come succhiare il pollice (o altre dita) o alcuni particolari oggetti (esempio: matita, lenzuolo), l’uso del ciuccio oltre i due anni e rosicchiarsi le unghie delle mani.

Patologie. La deglutizione atipica può essere causata da problemi di respirazione, adenoidi, tonsille, allergie, otiti o asma.

Inoltre è stato dimostrato recentemente che anche i fattori ereditari incidono fortemente sulla formazione della deglutizione atipica nel bambino. Sembra infatti che la forma della bocca e il tono muscolare si possano ereditare dai genitori.

Le possibili conseguenze

La deglutizione atipica determina delle conseguenze più o meno gravi sia a livello odontoiatrico che in altri settori.

I problemi più diffusi sono:

  • Difficoltà nella masticazione di qualsiasi cibo;
  • Formazione di denti cresciuti in modo anomalo (denti sporgenti);
  • Palato ogivale, o stretto e alto;
  • Problemi legati alla postura;
  • Difficoltà nella pronuncia di alcuni suoni;
  • Problemi di natura estetica.

Le terapie nella deglutizione atipica

Dopo aver individuato le cause che comportano difficoltà nella deglutizione, si procede ad un trattamento terapeutico personalizzato con un approccio multidisciplinare.

Il primo passo verso un miglioramento è dato dalla rimozione di tutte le cattive abitudini che influiscono sulla deglutizione atipica. Eliminare ciuccio e biberon sono le prime direttive terapeutiche per cominciare a trattare il problema nei bambini più piccoli.

Il logopedista è la figura di riferimento nella postura linguistica: indaga sui possibili movimenti sbagliati della lingua e cerca di insegnare quelli corretti. In questa fase è fondamentale la collaborazione del bambino e della famiglia.

Nel caso in cui siano presenti delle malocclusioni (chiusura scorretta delle arcate dentali) è richiesto anche l’intervento dell’ortodonzista, che interviene con l’introduzione di apparecchi ortodontici.

Il trattamento riabilitativo più accreditato in tema di deglutizione atipica è la terapia miofunzionale elaborata da Garliner, che attraverso degli esercizi specifici mira a ripristinare uno squilibrio muscolare, facendo apprendere il giusto meccanismo di deglutizione.

La terapia miofunzionale secondo Garliner

La terapia elaborata dal logopedista Daniel Garliner parte dal presupposto che la deglutizione atipica e la postura della lingua siano strettamente collegate. Proprio intervenendo sulla posizione della lingua si possono risolvere i problemi legati alla masticazione e all’articolazione dei suoni.

Il riequilibrio della muscolatura facciale e soprattutto della bocca, comporta una vera e propria rieducazione. Occorrono degli esercizi pratici che il bambino deve imparare nelle sedute terapeutiche per poi ripeterli anche a casa.

Gli esercizi per la deglutizione atipica devono essere fatti con movimenti precisi, più volte durante l’arco della giornata. Non è facile rendere questo percorso riabilitativo coinvolgente per i bambini più piccoli. Per questa ragione si ricorre ad espedienti come giochi (tombola, memory) o addirittura delle gare per migliorare le loro abilità.

La terapia miofunzionale si articola in due fasi:

  1. Fase di ripristino e rieducazione. Il paziente deve imparare gli esercizi e ripeterli diverse volte per riequilibrare il tono muscolare e per effettuare il movimento deglutitorio corretto.
  2. Fase di mantenimento. Bisogna cercare di mantenere le abitudini acquisite nel tempo, senza tornare ad assumere delle posture e dei movimenti sbagliati.

La terapia miofunzionale si articola in diversi momenti: esercizi di propriocezione, esercizi di postura, di respirazione e di deglutizione.

La motivazione del paziente e la costanza nelle ripetizioni degli esercizi è fondamentale per la riuscita del trattamento.