Il mutismo selettivo ha cause non ancora del tutto accertate, ma è noto che l’ansia e lo stress giocano un ruolo fondamentale nella comparsa del disturbo. Le persone che vivono questa condizione non riescono a parlare nei contesti in cui non si sentono a loro agio.

Nei bambini e nei ragazzi può trattarsi, ad esempio, della scuola, delle feste o anche delle occasioni in cui è riunita tutta la famiglia. Mentre gli adulti potrebbero bloccarsi di fronte a persone che non vedono da molto tempo. Vediamo cosa scatena il mutismo selettivo e come viene trattato.

Le principali cause del mutismo selettivo

Chi soffre di mutismo selettivo non sceglie semplicemente di rimanere silenzioso, ma è letteralmente incapace di parlare in determinati momenti. La prospettiva di dialogare in contesti al di fuori della sua zona di comfort genera un blocco totale, accompagnato da sensazione di panico.

Si tratta di una situazione in cui parlare diventa davvero impossibile. Il mutismo selettivo in adulti e bambini è il risultato di complesse interazioni tra diversi fattori, che possono differire in base al singolo paziente.

Le cause del disturbo non sono ancora del tutto chiare, ma possiamo dire che la predisposizione genetica, le influenze ambientali e alcune variabili dello sviluppo neurologico sono coinvolte nella sua comparsa. La cosa certa è che non è colpa dei genitori, che spesso tendono a sentirsi responsabili. Ecco le principali condizioni che provocano il mutismo selettivo.

#1 Forte ansia o agitazione

Gli specialisti considerano il mutismo selettivo una vera e propria fobia, con effetti pesanti per chi ne soffre. Il primo fattore scatenante del disturbo è l’ansia, che diventa quindi invalidante e impedisce di vivere in modo sereno la quotidianità.

Chi soffre di mutismo selettivo ha difficoltà ad accettare alcune situazioni e tende così a chiudersi in sé stesso. Accade anche nei soggetti che non hanno nessun problema di linguaggio e che, al contrario, quando si sentono a loro agio conversano normalmente.

Può capitare, ad esempio, ai bambini che si sono appena trasferiti in una nuova città o che subiscono un temporaneo distacco dai genitori.

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#2 Disturbi del linguaggio

Il mutismo selettivo può interessare anche chi non ha patologie legate alla capacità di comunicazione verbale. Tuttavia, non è difficile che si manifesti a causa di veri e propri disturbi del linguaggio.

La preoccupazione di parlare di fronte ad un interlocutore con cui ci si sente a disagio è in grado di bloccare i processi oratori sul nascere. Lo stress aggiuntivo, dato dall’impossibilità di comunicare correttamente, può rendere il soggetto interessato ancora più agitato e insicuro. Si alimenta così un circolo vizioso.

Il trattamento del mutismo selettivo

Con la giusta terapia, il mutismo selettivo nei bambini può avere un esito positivo. I risultati migliori si ottengono infatti con i pazienti di giovane età, mentre per gli adulti il percorso potrebbe risultare un po’ più lungo. 

Ecco perché è importante rivolgersi ad uno specialista appena il problema si manifesta. Solo in questo modo è possibile adottare le  strategie per mutismo selettivo più efficaci.

Se hai qualche dubbio e credi che tuo figlio abbia bisogno di supporto per affrontare il mutismo selettivo, puoi chiedere un primo colloquio gratuito per avere una valutazione e stabilire un percorso specifico. L’efficacia del trattamento dipende da alcuni fattori, tra cui:

  • Il tempo trascorso dalla comparsa del mutismo selettivo;
  • L’eventuale presenza di altre problematiche come, ad esempio, ritardo del linguaggio o un forte stato ansioso;
  • La collaborazione della famiglia del paziente e di tutte le persone coinvolte nella sua quotidianità.

Lo scopo principale del trattamento è quello di ridurre l’ansia, aumentare l’autostima e la padronanza nella gestione dei rapporti sociali. Grazie alla ritrovata fiducia e all’uso di strategie appropriate, le difficoltà nella comunicazione vengono eliminate.

Terapia comportamentale e altri approcci per il mutismo selettivo

La terapia del comportamento è la strada più seguita nella cura del mutismo selettivo e mira a trasformare le paure del paziente in pensieri positivi. È appropriata per chi soffre di ansia sociale, perché agisce sul timore di far sentire la propria voce in determinati contesti.

Sono professionisti specializzati, che forniscono una serie di tecniche e consigli per gestire l’ansia durante le situazioni che la scatenano.

Il paziente viene stimolato a compiere azioni sempre più complesse e premiato ogni volta che riesce a realizzarle. Esistono diverse strategie comportamentali, spesso utilizzate insieme. Ecco alcune delle principali:

  • Rinforzo positivo, cioè un sistema che prevede delle ricompense in seguito al raggiungimento degli obiettivi stabiliti con lo specialista. Le persone con mutismo selettivo associano alcune forme di conversazione ad esperienze negative. Per eliminare la paura, al paziente viene dato uno stimolo positivo quando riesce a parlare in contesti difficili;
  • Dissolvenza dello stimolo. Si tratta di una tecnica che promuove l’atto del parlare, mettendo a proprio agio il paziente e aumentando gradualmente il numero di persone con cui dialogare;
  • Desensibilizzazione sistematica, grazie alla quale il paziente è esposto a situazioni stressanti in cui è prevista la comunicazione verbale. Durante queste prove, riceve il supporto emotivo e pratico dello specialista.

Completano il percorso gli esercizi dedicati al rilassamento mentale e muscolare, che offrono gli strumenti giusti per tenere sotto controllo l’ansia.

Gli approcci terapeutici al mutismo selettivo sono personalizzati in base al quadro clinico e psicologico generale del paziente. Se vuoi conoscere quello giusto per tuo figlio, prenota il primo colloquio gratuito con uno specialista.