L’emergenza da Coronavirus ci ha obbligati a fare i conti con uno stile di vita del tutto nuovo, che comprende un differente svolgimento delle lezioni scolastiche. Proviamo a capire qualcosa in più sulla didattica a distanza, come funziona e in che modo permette a bambini e ragazzi di continuare a imparare.
C’è grande interesse sull’argomento, perché la DAD è ormai diventata una routine per alunni e insegnanti in periodo di pandemia. Ecco quindi una breve guida, con cui cercheremo di rispondere alle domande più frequenti sulla didattica a distanza dell’infanzia.
Cos’è la didattica a distanza
In seguito alla pandemia da Covid-19, si è reso necessario adottare forme di insegnamento che evitassero l’assembramento nelle aule scolastiche e, allo stesso tempo, permettessero agli studenti di non rimanere indietro con il programma.
La soluzione è stata trovata con la didattica a distanza obbligatoria. Il Governo l’ha introdotta per la prima volta durante il lockdown con il Decreto Ufficiale dell’8 marzo 2020, ma la DAD era una realtà già nota a diversi istituti scolastici in Italia e all’estero.
Il principio di base della didattica a distanza è facilmente comprensibile: prevede infatti lo svolgimento delle lezioni senza la presenza fisica di alunni e insegnanti nello stesso luogo.
Le attività di apprendimento non si svolgono in maniera statica, attraverso il semplice scambio di materiale didattico da studiare. Al contrario, la DAD è un metodo di studio basato sull’interazione diretta tra docente e alunni.
Come funziona la didattica a distanza
L’insegnamento a distanza si svolge tramite l’utilizzo delle nuove tecnologie audiovisive, con il supporto di apparecchi multimediali, quali computer o tablet.
Attraverso delle piattaforme dedicate, gli insegnanti lavorano in vere e proprie aule virtuali, in cui interagire in diretta streaming con videocamera, microfono o chat integrata. A discrezione dei professori, questo metodo offre anche il vantaggio di poter registrare le lezioni per renderle fruibili in ogni momento.
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Richiedi Subito il PRIMO COLLOQUIO GRATUITOUn’ottima occasione per recuperare i passaggi persi o riascoltare un concetto non capito chiaramente la prima volta. L’abilità dei professori in DAD sta nel trovare un sistema che permetta di mantenere alta l’attenzione degli studenti e garantire, al contempo, la stessa qualità di apprendimento.
Particolarmente problematico può essere l’approccio con i bambini più piccoli, per questo è importante che gli insegnanti applichino un buon metodo di studio per la scuola primaria.
A questo proposito, ci si avvale di diverse tipologie di strumenti didattici. Oltre alle videoconferenze in diretta, si utilizzano video, podcast e mappe concettuali per stimolare la curiosità degli alunni.
Le lezioni in DAD avvengono su specifiche piattaforme online, tutte finalizzate all’apprendimento da remoto. Ogni istituto sceglie quella che preferisce e fornisce ai genitori le indicazioni per il suo utilizzo. Ecco quelle consigliate dal Ministero dell’Istruzione.
#1 Google Classroom
È forse la piattaforma più utilizzata per la DAD nel nostro Paese e rientra nell’ampio pacchetto di strumenti digitali offerti da Google. Grazie a Classroom, gli insegnanti possono correggere virtualmente i compiti e assegnare i voti, proprio come farebbero normalmente in classe.
È possibile inoltre caricare materiali didattici, fare videoconferenze e interagire con gli alunni. Vi si accede con un indirizzo di posta elettronica Gmail in modo semplice ed è disponibile in versione mobile sia per iOS che per Android.
#2 Microsoft Teams
Microsoft Teams è uno strumento professionale utilizzato anche da molte aziende per gestire lo smart working. Anche in questo caso, si possono creare classi virtuali con le quali interagire e condividere informazioni.
Gli istituti che scelgono Microsoft Teams come piattaforma per la DAD devono creare un account scolastico di Office 365. Dovranno poi attendere l’attivazione del servizio da parte del gestore e successivamente aggiungere professori e alunni, a cui arriverà un invito di partecipazione via email.
#3 We School
Anche We School simula online l’esperienza delle lezioni scolastiche in presenza. Per utilizzare questa piattaforma, basta solo registrarsi in modo gratuito sul sito WeSchool con i propri dati personali. Come per Microsoft Teams, quando l’insegnante attiva la classe virtuale, gli studenti vengono informati attraverso la posta elettronica.
La didattica a distanza per i bambini con DSA
Con l’introduzione della DAD, il tema dell’istruzione dei bambini con DSA si è acceso in modo particolare. È infatti necessario assicurarsi che anche gli studenti con difficoltà di apprendimento riescano a vivere serenamente l’esperienza scolastica e non rimangano indietro con lo studio.
Bambini e ragazzi con DSA impiegano grande sforzo ed energie per rimanere al passo con i loro compagni di classe, perché la loro mente si affatica con più facilità e non riescono a mantenere la concentrazione per molto tempo.
Questa condizione impone uno sforzo in più da parte di insegnanti e genitori, che devono offrire loro il massimo supporto. In particolar modo con l’introduzione della didattica a distanza. Per fortuna, un buon metodo di studio veicolato da un tutor DSA può essere di grande aiuto.
Il tutor conosce tutte le tecniche necessarie per facilitare l’apprendimento a distanza dei bambini con difficoltà. Prenota un primo colloquio gratuito con uno specialista per rendere più facile le attività in DAD di tuo figlio. Con il giusto supporto, lo studio diventa meno faticoso e il senso di frustrazione dello studente diminuisce.