L’organizzazione sanitaria della Regione Lazio prevede dei percorsi terapeutici pensati per le persone con disabilità complesse. I centri di riabilitazione ex art. 26 a Roma offrono questo tipo di assistenza per promuovere una rieducazione fisica e relazionale.
Si può fruire dei servizi riabilitativi attraverso diverse modalità, che variano in base alle condizioni della persona interessata. Vediamo in cosa consiste il piano assistenziale ex art. 26 e come accedervi nella Regione Lazio.
Le attività dei centri di riabilitazione ex art. 26 sono disciplinate dalla legge n. 833/78, che regolamenta gli aspetti legati all’organizzazione delle strutture e alla cura dei pazienti.
All’interno di centri autorizzati come il CMR, ci sono professionisti sanitari che lavorano in sinergia per elaborare la migliore strategia terapeutica personalizzata. Il team è di solito composto da medici specialisti, operatori nel campo della riabilitazione e psicologi.
La collaborazione tra le varie figure consente di offrire un’assistenza completa, che agisce sia a livello fisiologico che psicologico.
Lo scopo primario dei centri riabilitativi è infatti proprio quello di aiutare il paziente a recuperare le funzionalità che gli permettono di vivere una vita più serena.
La Regione Lazio promuove l’assistenza alle persone con disabilità complesse attraverso una serie di azioni concrete.
I centri autorizzati ex art. 26 del Lazio sono infatti distribuiti su tutto il territorio in una vasta rete capillare. In questo modo, i cittadini di ogni area della Regione possono accedere al servizio facilmente.
Grazie alla nuova Determina Regione Lazio G01413-2021, anche il CMR è un centro autorizzato dalla Regione Lazio per la riabilitazione fisica, psichica e sensoriale nel territorio dell’ASL Roma 5. Per usufruire di questi servizi, puoi quindi venirci a trovare nella sede di Mentana e fissare un primo colloquio gratuito.
Secondo il Decreto della Giunta Regionale Lazio n. 398/2000, i centri ex art. 26 sono abilitati ad erogare trattamenti di riabilitazione e mantenimento. Ma cosa significa? Vediamolo nel dettaglio.
Il processo di riabilitazione è dedicato a chi ha perso una o più funzionalità a causa di una patologia o un evento traumatico. L’equipe sanitaria lavora quindi per rieducare il paziente a recuperare l’efficienza perduta. La disabilità su cui intervenire può essere di tipo fisico e/o cognitivo, ma anche psichico e sensoriale.
I percorsi terapeutici di mantenimento servono a conservare il più a lungo possibile le funzionalità dei pazienti affetti da patologie degenerative. L’obiettivo è quello di rallentare il decorso della malattia attraverso una serie di strategie mirate e personalizzate sul singolo paziente.
La normativa sui centri autorizzati ex art. 26 disciplina l’erogazione del servizio attraverso diverse modalità. I pazienti che usufruiscono del regime residenziale hanno il permesso di rimanere giorno e notte presso la struttura, per tutto il periodo di cura.
Il regime semi-residenziale prevede invece una permanenza di molte ore, ma soltanto diurna. In questo caso, non è quindi consentito pernottare nel centro. Il piano sanitario della Regione Lazio offre inoltre un servizio ambulatoriale per i pazienti che devono effettuare i trattamenti solo due o tre volte alla settimana.
Infine, il regime domiciliare permette al paziente di ricevere le cure direttamente a casa. Spetta all’equipe sanitaria valutare il tipo di assistenza necessaria a seconda delle condizioni generali del paziente.
Se cerchi un centro autorizzato ex art. 26 in grado di elaborare la migliore strategia di riabilitazione a Roma, prenota un primo colloquio gratuito. Un team di professionisti specializzati saprà risolvere ogni tuo dubbio e guidarti alla scelta giusta per il tuo bambino.
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