Lavaggi nasali… in pratica

Il lavaggio nasale, o “irrigazione nasale”, è un’antica pratica di cura ed igiene delle vie respiratorie superiori. Essa può essere effettuata da sola o in associazione con altre terapie specifiche per trattare e prevenire, soprattutto nei bambini, numerose infiammazioni respiratorie di tipo acuto o cronico.

Il lavaggio nasale si effettua tipicamente con la soluzione fisiologica (acqua e sale) con l’obiettivo di “pulire” le cavità nasali, rimuovendo le secrezioni in eccesso. I lavaggi nasali possono quindi risultare estremamente utili per i bambini che non sono ancora in grado di soffiarsi il naso, soprattutto in caso di raffreddore o di altri disturbi dell’apparato respiratorio. La procedura è sicura, indolore e priva di effetti collaterali, basti pensare che in Oriente i lavaggi sono considerati una normale pratica quotidiana di igiene personale.

Quando possono essere utili?

Mantenere una buona igiene nasale nei bambini favorisce la respirazione nasale, la quale è fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo. L’irrigazione nasale rappresenta quindi un buon alleato contro la respirazione orale, la quale può determinare sonno disturbato, difficoltà di attenzione e memoria, disturbi respiratori, squilibri muscolari orofacciali e scheletrici. Se il bambino è un respiratore orale, i lavaggi dovranno essere associati ad una ginnastica respiratoria proposta dal logopedista, la quale massimizzerà e manterrà nel tempo gli effetti ottenuti.

I lavaggi nasali possono essere praticati fin dai primi mesi di vita. Sono consigliati in particolare: prima delle poppate per facilitare l’allattamento, prima di dormire per migliorare la qualità del sonno o della somministrazione di terapie specifiche (aereosol). La loro efficacia e semplicità li rende adatti anche ai bambini particolarmente soggetti alle infezioni delle vie aree superiori. Possono essere svolti quotidianamente come pratica di igiene personale ed ogni qualvolta si noti un’eccessiva produzione di secrezioni e muco.

Cosa utilizzare?

Sono disponibili diversi strumenti per effettuare i lavaggi nasali: siringhe, Neti Lota,  flaconcini monouso, spray. Un po’ di pratica vi permetterà di capire quale modalità si adatta meglio al vostro bambino ed alle vostre esigenze.

Generalmente, per effettuare il lavaggio nasale si utilizza una soluzione fisiologica isotonica (con concentrazione di sale dello 0,9%). Invece, nel caso di muco maggiormente denso o indicazione del pediatra è possibile utilizzare una soluzione ipertonica (con concentrazione di sale del 3%).

Noi vi proponiamo questa modalità, semplice, pratica ed efficace. Avrete bisogno di:

          Siringa: facile da reperire in farmacia e riutilizzare, genera una pressione particolarmente adatta al lavaggio. Se il bambino ha meno di un anno è indicato scegliere una siringa da 2,5 ml, tra 1-3 anni 5-10 ml, dopo i 3 anni 20 ml;

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          Soluzione fisiologica isotonica;

          Fazzoletti;

          Asciugamano o copertina: per fasciare i bimbi sotto all’anno di età.

Come fare i lavaggi?

  1. Riempire la siringa con la soluzione fisiologica;
  2. Levare l’ago;
  3. Se il bambino è molto piccolo fasciatelo con l’asciugamano e posizionatelo sdraiato su un fianco. Se sa stare stabilmente in piedi, posizionatelo davanti al lavandino con la testa leggermente flessa in avanti e reclinata verso la spalla;
  4. Inserire il beccuccio della siringa nella narice più in alto;
  5. Iniettare la soluzione in modo continuo e deciso. La fisiologica uscirà dall’altra narice portando con sé le secrezioni;
  6. Far inclinare la testa verso l’altra spalla e ripetere l’operazione con l’altra narice;
  7. Asciugare il naso con il fazzoletto o, se possibile, soffiare il naso una narice alla volta.