Neuropsicomotricità

Per condividere

Facebook
WhatsApp
Email

La psicomotricità è una disciplina sviluppata in Francia da Bernard Aucouturier e André Lapierre.

Con il termine psicomotricità si intende valorizzare la sinergia tra esperienza corporea ed immagine mentale, tra azione e mondo interiore, tra atto ed intenzionalità, considerando l’individuo in un’ottica di integrazione tra gli elementi esperienziali, emozionali ed intellettivi.

La psicomotricità è anche una disciplina che intende supportare i processi evolutivi dell’infanzia, valorizzando il bambino nell’integrazione delle sue componenti emotive, intellettive e corporee e nella specificità del suo mettersi in gioco in prima persona attraverso l’azione e l’interazione:

  • nell’uso dello spazio e degli oggetti
  • nell’interazione con l’altro e nella capacità di rappresentarsi agli altri attraverso il movimento, la parola e il gioco

La parola psicomotricità si presenta affascinante nella sua intenzione di conciliare i due termini estremi della concezione dualistica della persona umana. Concezione che la cultura di questo secolo stempera via via sotto l’impulso di esperienze e fenomeni che hanno visto riproporsi sempre più energicamente l’interazione mente-corpo come modello costitutivo dell’individuo.

Essa, quindi, presuppone l’unità della persona non escludendo però la differenziazione delle tre sfere costitutive della personalità: motoria, affettiva e cognitiva.

Il Neuropsicomotricista

Il terapista della neuropsicomotricità dell’età evolutiva è una figura professionale, espressamente riconosciuta con Decreto del Ministero della Sanità n. 56 del 1997, che appartiene alla categoria delle «professioni sanitarie riabilitative» individuate dall’art. 2 della legge n. 251 del 2000.

Il neuropsicomotricista o terapista della neuropsicomotricità dell’età infantile si occupa dell’abilitazione, della riabilitazione e della prevenzione nei confronti delle disabilità dell’età evolutiva (fascia di età 0 – 18 anni).

Nella zona di Roma nord, per trovare un esperto del settore puoi rivolgerti presso la nostra struttura e prenotare un primo colloquio gratuito. Gli specialisti di psicomotricità del nostro centro di Mentana saranno lieti di fornirti tutto il supporto necessario.

Hai dei dubbi?

Scopri il nostro metodo. Dal Primo Colloquio Gratuito all'Equipe Multidisciplinare.

Richiedi Subito il PRIMO COLLOQUIO GRATUITO

Cosa fa il neuropsicomotricista

Il terapista dell’età evolutiva si occupa della «terapia e della riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili».

La professione del terapista dell’età evolutiva, unica tra le professioni sanitarie riabilitative, si caratterizza da un lato per la sua competenza specifica sui bambini dalla nascita fino ai 18 anni di età, cui esclusivamente rivolge il suo intervento. Dall’altro si distingue per un intervento di tipo “globale”, attento a considerare, per ogni fascia d’età, l’equilibrio complessivo e l’integrazione di tutte le funzioni e le competenze nonché l’interazione tra evoluzione della patologia e stadio di sviluppo.

Il terapista dell’età evolutiva collabora, nell’equipe multi professionale, alla valutazione e alla elaborazione del progetto riabilitativo, curando l’attuazione di un preciso programma di intervento. Adotta strategie e tecniche necessarie a raggiungere quelle condizioni in cui funzioni e abilità cognitive e motorie possano comparire ed evolvere malgrado le difficoltà di base.

I Trattamenti

Tra tali disturbi di sviluppo rientrano:

  • disturbi neurologici;
  • disturbi sensoriali;
  • disturbi neuromotori (paralisi cerebrali infantili; distrofie; paralisi ostetriche etc.);
  • i disturbi della coordinazione motoria (disprassia evolutiva);
  • i disturbi dello spettro autistico;
  • i ritardi psicomotori e cognitivi;
  • i disturbi dell’attenzione;
  • i disturbi specifici di linguaggio e di apprendimento (dislessia, disortografia, discalculia, disgrafia);
  • le sindromi generiche;

Il Progetto Terapeutico

Il progetto terapeutico è pensato come un intervento globale multidisciplinare, con il coinvolgimento dei genitori e degli insegnanti, in modo tale da sostenere il percorso di crescita nei contesti di vita più significativi del bambino e di generalizzare le abilità apprese durante la seduta con il terapista.

All’interno del progetto terapeutico è prevista per i genitori la possibilità di ottenere consulenze (incontri periodici, percorsi di Parent Training) per comprendere meglio le problematiche del proprio figlio e confrontarsi sui migliori approcci educativi da utilizzare e sulle difficoltà riscontrate.

Valutazione

Con una specifica valutazione clinica si evidenziano le aree di maggiore abilità e competenza, accanto a quelle deficitarie, con l’obiettivo di integrare metodiche riabilitative che tengano conto di tutti i processi cognitivi e di apprendimento coinvolti.

Restituzione

  • La valutazione viene restituita ai genitori al fine di discutere i risultati e coinvolgere attivamente la famiglia nella comprensione e nelle scelte terapeutiche e riabilitative.

Terapia

  • La terapia in stanza può prevedere:

    1. Rapporto 1 ad 1
    2. Piccolo gruppo
    3. Coinvolgimento dei genitori che si può sviluppare in periodi (cicli) di incontri settimanali, la cui frequenza viene concordata al momento della stesura del progetto terapeutico e sulla base delle successive verifiche. Non si escludono terapie in piccoli gruppi qualora il progetto terapeutico miri al raggiungimento di specifici obiettivi che non possono prescindere dall’integrazione e dal rapporto con i pari.

Hai dei dubbi?

Scopri il nostro metodo. Dal Primo Colloquio Gratuito all'Equipe Multidisciplinare.

Richiedi Subito il PRIMO COLLOQUIO GRATUITO

Segnala BUG o problemi nell'uso

Otterrai tutto il supporto tramite mail.