Psicoterapia dell’età evolutiva

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Il termine psicoterapia significa “cura dell’anima” e fa riferimento alle terapie della psiche che si servono di strumenti psicologici, quali il colloquio, la relazione e le prescrizioni terapeutiche. Lo scopo è quello di creare un cambiamento nei processi psicologici o nei comportamenti, orientandolo verso il ben-essere e in direzione opposta al mal-essere. Per ottenere questo risultato si può intervenire sulle percezioni, sui vissuti, sui sintomi, sulla comunicazione, sulle relazioni, sulle reazioni e sugli stati emotivi.

Lo Psicoterapeuta

Lo psicoterapeuta è prima di tutto un professionista, laureato in Psicologia, che ha conseguito una specializzazione post-universitaria di almeno 4 anni in Psicoterapia, presso scuole di specializzazione universitarie o istituti privati riconosciuti dal M.I.U.R.

Cosa fa lo psicoterapeuta

Lo psicoterapeuta possiede gli strumenti per leggere e comprendere come, perché e da dove si genera un malessere. Lo specialista fornisce quelle strategie e quelle tecniche che permettono alla persona di “guardare da fuori” il problema e di intervenire su questo fino al punto di gestirlo in maniera autonoma e funzionale.

Riuscire a guardare un problema dall’esterno, permette di prenderne le distanze e ne favorisce la sua risoluzione.

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Le Specializzazioni

Gli psicoterapeuti presenti nella nostra struttura sono specialisti che si occupano sia di Età Evolutiva che di Età Adulta.

Il centro si trova a Mentana e riceve pazienti che necessitano di psicoterapia dell’età evolutiva a Roma nord, Mentana, Monterotondo e altri paesi limitrofi. Prenota gratuitamente il primo colloquio gratuito per conoscere i nostri specialisti.

Le problematiche prevalentemente trattate in Età Evolutiva sono:

  • disturbi d’ansia;
  • depressione nell’infanzia e nell’adolescenza;
  • disturbi del comportamento alimentare;
  • disturbi del comportamento e della condotta;
  • disturbo oppositivo provocatorio;
  • disturbo da deficit di attenzione ed iperattività;
  • disturbi della personalità nell’infanzia e nell’adolescenza;

Parent training per la genitorialità

Essere genitori oggi è un compito sempre più difficile e complesso e farvi fronte richiede volontà, impegno e fatica, ma anche una serie di competenze e di abilità che possono essere sviluppate.

Certamente l’affetto e il bene verso i figli sono dei prerequisiti fondamentali, ma non sono sufficienti e soprattutto in alcune circostanze (quando ad esempio i figli presentano delle difficoltà) può essere utile rivedere alcune modalità educative, emotive e relazionali al fine di adempiere in modo maggiormente funzionale e soddisfacente al proprio ruolo educativo.

Il Parent Training (formazione ai genitori) nasce con l’obiettivo di potenziare e valorizzare le risorse individuali e genitoriali di cui ciascuno è portatore e che, a volte, fatica a riconoscere e/o esprimere.

Le problematiche prevalentemente trattate in Età Adulta sono:

  • ansia (attacco di panico, disturbo ossessivo compulsivo, fobia sociale, fobie specifiche, ipocondria, disturbo post traumatico da stress);
  • depressione;
  • comportamento alimentare (anoressia, bulimia);
  • sfera sessuale (disfunzione dell’erezione, eiaculazione precoce, anorgasmia e disturbi da dolore sessuale: dispaurenia e vaginismo);

Il Progetto Terapeutico

Chi sceglie di iniziare una terapia deve essere disposto prima di tutto a mettersi in gioco, per migliorare la propria qualità della vita.

Iniziare un percorso di terapia potrebbe significare infatti “entrare in contatto” e prendere confidenza con le proprie emozioni (paura, rabbia, dolore, piacere, vergogna, etc.), capire e conoscere i propri pensieri e i propri comportamenti. In questo modo si favorisce l’acquisizione di nuovi punti di vista e nuove alternative di scelta che portano nella direzione di un cambiamento graduale verso il benessere. Bisogna imparare ad interagire e a reagire in modo diverso alla propria vita, agli altri e al mondo, grazie anche agli strumenti forniti dal terapeuta, di fronte a ciò che prima rappresentava un problema. Il progetto terapeutico prevede un legame tra lo psicoterapeuta, la persona o il bambino e la famiglia: un’alleanza fatta di fiducia, collaborazione e condivisione degli obiettivi da raggiungere.

Valutazione

Durante questo primo incontro si tratterà di presentarsi, verificare e ri-conoscere chi è l’Altro, di comprendere il suo modo di entrare in relazione, le sue dinamiche, la modalità con cui poter lavorare insieme.

Compito del terapeuta sarà quello di aiutare la persona a circoscrivere le aree problematiche che l’hanno portata a chiedere aiuto, fornirle la forza per iniziare questo nuovo percorso e cominciare a trasmetterle un’idea iniziale di intervento.

Dall’altra parte, l’utente potrà usufruire di questo incontro per accertarsi che il professionista gli trasmetta un senso di accoglienza, preparazione e fiducia, componenti basilari per la costruzione di un buon rapporto terapeutico e quindi di una buona terapia. Ogni psicologo elabora un modello di interazione adatto a sé e alla persona che ha di fronte, modello che tuttavia varia al variare dello stile comunicativo dei partecipanti, influenzato inevitabilmente dalla comunicazione bilaterale e dall’imprescindibile risultato scaturito dalle due personalità che si incontrano.

Anche l’analisi dei canali non verbali attivi appare indispensabile tra due persone che entrano in contatto per la prima volta.

Restituzione

Dopo alcuni incontri lo psicoterapeuta restituirà all’utente stesso o alla famiglia, nel caso del bambino, le osservazioni effettuate e il progetto da intraprendere, per “firmare” insieme l’accordo terapeutico da rispettare da entrambe le parti.

Terapia

Non esistono metodi migliori. Il successo di una terapia piuttosto può dipendere molto dal “feeling” (rapporto o relazione terapeutica) che si viene a creare tra il terapeuta e chi è convolto, dalla condivisione dei metodi (frequenza incontri, durata, tipologia di intervento, etc.) e dei punti di vista dei diversi approcci (in alcuni approcci l’attenzione è rivolta al perché, in altri al come, in altri ancora ai sintomi, alla famiglia, etc.).

Per questo è importante cercare di capire bene, qual è l’approccio che calza meglio al nostro modo di essere.

Tra i più noti indirizzi teorici di psicoterapia vi sono: la breve strategicala sistemico-relazionalela cognitivo-comportamentalela fenomenologico-esistenzialela psicoanalitica/psicodinamica. Ciascuno di questi, dal comune fondamento epistemologico, si è differenziato in scuole e metodologie diverse.

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